di John Yacalis
Iniziai ad allenarmi nel karate ad Orlando , Florida , verso la fine del 1971, seguendo lezioni private durante il giorno, mentre la sera lavoravo a Disney World. Le lezioni private allora erano convenienti; pagavo solo sei dollari l'ora. Il mio insegnante, il Maestro Funakoshi, era un uomo formidabile , dall' aspetto giovanile, con i capelli lunghi e con un' unica spessa nocca che gli copriva il dorso di ogni mano. Lo stile era lo CHITO-RYU, uno stile giapponese duro, che aderiva alla Yoshukai Federation . Il Dojo era di Hideo Sugita, allora campione di judo della Florida , il quale aveva gareggiato per la Nazionale del Giappone . Anche il Maestro Sugita , un quinto Dan , studiava karate con me sotto il Maestro Funakoshi ed aveva combattuto il terzo spareggio con Bill Wallace, a Miami , per il primo posto ai campionati nazionali di karate. Venti anni di allenamento nel judo avevano insegnato al Maestro Sugita che il Timing (la giusta scelta di tempo) è tanto o perfino più importante della tecnica o della velocità .
Quando il Maestro Funakoshi dovette tornare in Giappone ,mi indirizzò all' HIGAONNA DOJO. Mi disse che lì si era occasionalmente allenato con un dinamico e promettente giovane karate-ka giapponese di nome Ken Ogawa. Io gli domandai se Ogawa fosse valido come lo era il Maestro Funakoshi. Egli piegò semplicemente la testa di lato e disse di non aver mai incontrato nessun altro così degno di rispetto. Allora gli domandai come fosse Ogawa . Esitò come se non volesse ammetterlo , ma poi disse , nel suo inglese incerto:
" Pericoloso...grande tecnica di combattimento, ma un cuore piccolo ".
A capo dell'OKINAWA DOJO vi era Tony Madamba, che molti conoscono come il secondo studente più anziano del Maestro Higaonna negli Stati Uniti, dopo Ernie Brennecke. Domandai al Maestro Madamba se potevo assistere ad una lezione prima di decidere se iscrivermi o meno. Me ne ero andato da altri quattro dojo (benchè ce ne fossero pochi in ogni città) perchè non mi era piaciuto ciò che avevo visto. Era duro trovare un dojo di un buon livello dopo aver studiato privatamente con un severo maestro giapponese. Però fui impressionato dalla lezione del Maestro Madamba, e nel 1975 entrai nel dojo ,iniziando i miei 21 anni d' amore per il GOJU-RYU di Okinawa. A quel tempo ero una cintura marrone, ma quando iniziai all'HIGAONNA DOJO cambiai la mia cintura marrone per una cintura bianca. Di certo allora non pensavo nulla su quello che vi fosse dietro il nome Higaonna. Per quello che ne sapevo, avrebbe potuto significare sushi, e io non avevo mai saputo cosa era il sushi.
Ken Ogawa, come il Maestro Higaonna tuttora sostiene , era uno dei migliori combattenti in circolazione , sebbene fosse alto solo 5 piedi e due pollici (equivalente a m. 1,58 circa) , o forse proprio perchè era alto solo 5 piedi e due . Lo stesso Maestro Ogawa ammise che si applicò per diventare un grande combattente in quanto il Maestro Higaonna cercava sempre di spazzare il pavimento e pulire i muri con lui , senza la consueta gentilezza e cortesia che ora vediamo nel Maestro Higaonna, ma con quella feroce aggressività che potrebbe essere permessa solo in Oriente.
Non prestai molta attenzione
agli allenamenti con il Maestro Ogawa, sebbene fossi
all' inizio un pò spaventato da lui. La sua reputazione era
rinomata : fallo infuriare e lui diventerà insopportabile .
Sorpassalo di un paio di punti e combatterà con te fino a farti
arrendere per dimostrare che lui non era battuto. Le sue sedute
di allenamento erano dure , specialmente per quelli che
dimostravano di possedere una naturale predisposizione , ed era
inclemente con gli studenti pigri. Una volta disse ad un certo
allievo di correggere il zenkutsudachi , troppo stretto . Quando
lo studente ripetè l' errore per la terza volta , il Maestro
Ogawa prese un arco e lo bastonò con forza sui polpacci . Il
Maestro Ogawa raggiunse il suo obiettivo. Lo studente perse l'
equilibrio e cadde a terra . Poi si trascinò carponi fuori dal
dojo per non essere mai più rivisto .
Ma era così in quei giorni . Temevi di farti male facendo degli errori , di romperti una volta o l'altra diverse ossa , di perdere alcuni denti , di essere messo fuori combattimento e ritrovarti al risveglio a guardare il soffitto mentre i tuoi insegnanti erano impegnati a seguire altri studenti durante la tua "momentanea assenza".
Ciò che faceva piacere al Maestro Ogawa era quando ti richiamava urlando, e tu dovevi tornare da lui. Ma Dio ti aiuti se mai avessi chiesto una pausa. Le nostre pause consistevano in posizioni sedute a gambe incrociate sul pavimento per 20 secondi , per poi saltare in piedi con una tecnica di yoko-geri. E se facevi sparring con lui, stanco morto come un cane , incapace di proseguire più a lungo, pronto al collasso , avrebbe gridato:" Muoviti! Altrimenti ti colpisco." a volte riuscivi a muoverti . A volte avresti voluto piuttosto essere colpito , poichè, sebbene fosse doloroso , non era così doloroso come sforzarti fino al punto di essere sopraffatto dall'esaurimento. E venendo colpito , potevi sempre andare a terra e prenderti una decina di secondi di pausa prima di rimetterti in piedi per essere nuovamente ributtato giù.
Il Maestro Madamba non era montato come altri insegnanti. Al pari di Ogawa egli intendeva il karate prima come un' arte marziale ,poi un affare (allora lavorava a tempo pieno per l'Air Force) e non voleva viziare i suoi studenti (ecco perchè ha sempre avuto una piccola scuola). Le nostre esercitazioni ai calci , ai pugni e alle combinazioni continuavano fino a quando l'ultimo studente non poteva alzare nemmeno un dito. Allora diceva al Maestro Ogawa che per lui eravamo caldi e pronti per la lezioni di sparring.
Un giorno , poi , senti il Maestro Ogawa dire al Maestro Madamba che Pat Telzrow (il terzo studente più anziano negli Stati Uniti) stava tornando dal dojo di Yoyogi per continuare ad allenarsi con noi .Il Maestro Ogawa alzò la testa dicendo: "Pat è tornato ad essere duro da battere. E' stato due anni ad allenarsi col Maestro , mentre io sono stato qui senza un insegnante. "
Quando Pat ritornò , fummo contenti di vederlo. Forse avrebbe assunto la direzione di alcune classi e l'allenamento sarebbe stato più facile di quello con i maestri Madamba e Ogawa. Purtroppo no. dopo due anni come Uchi-Deshi sotto il Maestro Higaonna, Pat faceva sembrare il più severo dei sergenti-istruttori delle forze armate un rammollito.
Venne il giorno in cui i Maestri Pat e Ogawa si misero in coppia per il combattimento. Fui sorpreso di scorgere poca ferocia nella faccia di Pat. Tutti noi sapevamo quanto fosse terrorizzato di combattere col Maestro Ogawa. Guardando combattere il Maestro Pat e il Maestro Ogawa vidi per la prima volta l' aggressività insita nelle tecniche di combattimento proprie del GOJU-RYU. Notai anche che i due karate-ka ricorrevano spesso a tecniche di presa (veloci scambi, sganciamenti e attacchi ravvicinati) e si proiettavano alternativamente sul pavimento con movimenti stretti e veloci (erano entrambi nel pieno dei loro vent'anni) piuttosto che stare ad una certa distanza e colpirsi semplicemente con calci e pugni. Era un karate abbastanza diverso da quello che avremmo visto nei tornei o negli allora recenti e popolari films di Bruce Lee.
Poi un giorno del 1976 il Maestro Madamba ci informò che il Sensei Higaonna sarebbe venuto a trovarci dal Giappone dopo aver visitato il dojo di Ernie Brennecke. "Cosa?" dicemmo noi "Esiste veramente un tizio che si chiama Higaonna ?"
Quando il Maestro entrò per la prima volta nel dojo , fui sorpreso nel constatare che sembrasse più un piccolo Davide che un enorme Golia. "Porca Miseria" , mormorai a me stesso, "che diavolo può insegnarmi questo tappo?" (L' ultimo Maestro con cui mi ero allenato era venuto nel 1972 e si trattava del Maestro Yamamoto dello YOSHUKAI, un gigantesco Rasputin dagli avambracci come palle di cannone , che avrebbe potuto sbriciolare una roccia con un colpo della testa e allo stesso tempo rompere tre bastoni di legno con le tibie ).
Il Maestro Higaonna aveva a quel tempo 37 anni ed era un pò più magro. Era una delle persone più tranquille che avessi mai conosciuto . Egli non dimostrava neanche un briciolo della tracotanza , della presunzione e dell' arroganza che avevo notato parlando con altri "Maestri", quali Yamamoto dello YOSHUKAI, Hidy Ochiai del WASHI-RYU, Peter Urban del GOJU-KAI e Mike Foster del CHITO-RYU. Non c'è bisogno di dire che le sedute di allenamento col Maestro Higaonna furono avvincenti. Il Maestro ci istruiva e ci guidava , ci osservava e appariva compiaciuto da tutto ciò allo stesso tempo. Il secondo giorno , con l'aiuto dei Maestri Ogawa e Kokubo, ci illustrò il Bunkai di vari kata alla massima velocità. Ci mostrò anche diverse altre tecniche che ci lasciarono a bocca aperta . Dopo queste dimostrazioni ci domandò se vi era qualcosa che volevamo chiedergli o vedere. Mi voltai a guardare i miei compagni di allenamento , ma nessuno sembrava manifestare l'interesse che io avevo . Perciò semplicemente alzai la mano e quando il Maestro Higaonna mi domandò cosa volessi , gli dissi che volevo vedere un combattimento tra lui ed il Maestro Ogawa. Per la prima volta (ed anche l'ultima) vidi l'emozione sul volto del Maestro Ogawa. Le sopracciglia gli schizzarono in alto, gli occhi si dilatarono ed iniziò a scuotere energicamente la testa dicendo:" No, no, no." "Vieni", disse il Maestro Higaonna agitando la mano nella sua direzione e sorridendo candidamente con una diabolica piega sul lato delle labbra. Il Maestro Ogawa s'inchinò e si mise in guardia sembrando un cucciolo impaurito con la coda tra le gambe . Ma poi all'improvviso, boom! Ogawa tirò al Maestro Higaonna uno dei suoi fulminanti calci frontali , rinomati in tutto il mondo (che noi tutti avevamo sentito molte volte senza averli mai visti partire ). Quello che vidi successivamente non potrò mai dimenticarlo, poichè cambiò completamente il mio concetto di cosa fosse il combattimento. Invece di arretrare, parare e rispondere come gli avevamo visto fare nei video, il M° Higaonna rimase fermo nello stesso posto. I suoi piedi non si mossero e nemmeno la testa. Mentre sorrideva, egli ruotava semplicemente il busto all'altezza dei fianchi, portando il plesso solare fuori della traiettoria del piede di Ogawa. Quando Ogawa immediatamente richiamò la gamba, il M° Higaonna alzò il piede sinistro, agganciando la gamba di Ogawa, che perse l'equilibrio e ruzzolò a terra. A quel punto capii perchè il M° Higaonna non va in giro come gli altri maestri che avevo visto, convinti di poter generare un'aurea di grandezza. Non ne ha bisogno. L'osservare per trenta secondi quel trentasettenne combattere ne diceva di più di tutti i volumi della grande biblioteca di Alessandria. Il M° Ogawa tentò diverse altre tecniche, ma il M° Higaonna, rilassato come se stesse chiacchierando con un buon amico, giocò semplicemente con lui, spazzandolo, facendolo sbattere contro il muro o ruzzolare per terra mentre lo osservava ridendo tranquillamente. Quando il maestro ebbe finito con Ogawa, guardai verso il M° Kokubo, pronto a dire che mi sarebbe piaciuto vederlo combattere con il maestro, ma il M° Kokubo stava seduto pietrificato come un fossile di dinosauro, con gli occhi in fuori come un pesce palla. Provai dispiacere per lui. Dopotutto, pensai, avevo visto abbastanza. Cos'altro hai bisogno di vedere quando il tuo insegnante più famoso e rinomato, nonchè campione del Giappone, è stato utilizzato come una ramazza per togliere la polvere dal pavimento ed il suo karate-gi è ricoperto della sporcizia portata dai nostri piedi?
Fu un' esperienza che ridimensionò non solo il Maestro Ogawa, ma tutti noi che lo reputavamo il più grande del mondo.
Dopo l'allenamento, i Maestri Higaonna, Ogawa, Kokubo e Madamba, Pat Telzrow e io facemmo rotta verso casa del Maestro Madamba. Pat ed Ogawa cantarono per un' pò uno Shigin (poesia musicata) in onore del Maestro Higaonna e poi Tony Madamba jr. chiese al Maestro Higaonna di spiegargli una certa tecnica. Pat, Madamba, Kokubo, ed Ogawa imboccarono immediatamente l' uscita posteriore senza far rumore, ed io capii il perchè quando mi trovai con Tony jr. ad affrontare un altro allenamento nel salotto per più di due ore .
Nuovamente fui impressionato dal fatto che il Maestro Higaonna fosse così inesauribile ed entusiasta di continuare ad istruirci.
Un anno più tardi , il Maestro Madamba ci disse che il Maestro Miyazato sarebbe venuto prossimamente a farci visita. Siccome nessuno di noi sapeva chi fosse , il Maestro Madamba ci informò che era il direttore del Jundokan di Okinawa, dove una volta il Maestro Higaonna si allenava ."Significa che lui è l'anziano del Maestro Higaonna ?",chiesi "In un certo senso , si ".
Il Maestro Ogawa ci spiegò che il Maestro Miyazato era più un esperto di judo , ma era il responsabile dell'HONBU DOJO di Okinawa.
Attendemmo il Maestro Miyazato con grande trepidazione . Io stesso non potevo credere di poter vedere un anziano del Maestro Higaonna . Per me questo significava che il Maestro Miyazato avrebbe potuto abbagliarci persino di più. Proprio non potevo crederlo. Com'era possibile essere migliori dell' uomo che aveva appena sconfitto "Dio"?
Quando il Maestro Miyazato entrò nel dojo, trasmise dignità ed importanza. Sembrava un grande uomo del karate con spalle e braccia possenti. Comunque, non avemmo la possibilità di allenarci con lui . Si sedette semplicemente da un lato, vestito con un completo blu e ci guardò per due ore. Noi eravamo tutti delusi, constatando che il suo interesse per noi non fosse così manifesto come lo era stato per il Maestro Higaonna. Al terzo giorno portai il Maestro Miyazato fino a Tampa, dove il Maestro Ogawa si era recato. Avevamo chiamato il Maestro Ogawa molto presto per informarlo che il Maestro Miyazato sarebbe venuto a vederlo, ma siccome il Maestro Ogawa non lo aveva conosciuto bene e non lo aveva visto allenare allo Jundo-kan, non si degnò di incontrarci. Aspettammo dalle parti del suo dojo per un' ora e più e poi lasciammo perdere senza che il Maestro Miyazato avesse avuto l' opportunià di vederlo. Pensai che il Maestro Ogawa fosse stato sgarbato nei suoi confronti, ma pensai dovesse aver avuto le sue ragioni. Il Maestro Miyazato sembrò più turbato che deluso.
Un anno più tardi i Maestri Madamba e Ogawa mi promossero cintura nera shodan. Il Maestro Ogawa si trasferì a MIAMI dove incontrò Joe Servais e lo prese sotto la sua protezione. Io mi trasferii nello stato di New York per frequentare il college (7 anni ) ma siccome non vi erano dojo di goju finii per studiare TAI KYOKU KEN cinese , con un uomo che era stato istruito dai monaci della provincia cinese del FUCHOU. Era un uomo così umile che , a giudicarlo dall' aspetto, non avresti mai saputo che fosse altrettanto valido quanto il Maestro Higaonna.
Il naturale talento del Maestro Ogawa l'aveva messo in grado di assimilare rapidamente le tecniche di combattimento del Maestro Higaonna. Ma non aveva pienamente imparato a dominare la sua arroganza ed il suo coraggio o appreso l'umiltà di cui era dotato il Maestro Higaonna. Probabilmente era troppo giovane a quel tempo ; avendo raggiunto il culmine del suo successo come kar ateka a 19 anni. Alcuni anni dopo lasciò il dojo del Maestro Higaonna, e la sua indomita fierezza lo portò a lavorare come guardia del corpo per alcuni elementi tra i più sgradevoli e malfamati di Miami. Il lavoro lo uccise, poichè morì in un incidente aereo di un jet privato sulle montagne Rocciose, con il sospetto che in realtà si trattasse di un omicidio. E' un peccato che il denaro abbia ucciso un uomo così promettente. Purtroppo, l'unico uomo che avrebbe potuto sopprimere con successo quell'arrogante orgoglio era il più umile degli insegnanti, ed era , quindi , dall' altra parte del mondo. Combattenti esperti comprendono che talvolta è la ricerca della realizzazione del proprio io a portarli sulla strada della grandezza.
Ma quanto vale essere grandi se nel tuo cuore sei piccolo e meschino ?
Sfortunatamente per il Maestro Ogawa, egli raggiunse la grandezza, ma non vi credette mai e dovette passare la sua tragica vita cercando di dimostrare agli altri (e a se stesso ) che era degno di rispetto.
Un anno dopo ero a Tokyo e mi stavo allenando col Maestro Higaonna in una stanza minuscola, mentre al pian terreno sotto di noi il Maestro Nakamura, in abiti da lavoro, stava costruendo il nuovo Honbu Dojo. Il mio vecchio Maestro di Chito-ryu, Funakoshi, salì per vederci praticare . Dopo l' allenamento, il Maestro mi disse: "Guardare il Maestro Higaonna mi ha ricordato l'amico Ogawa. I loro movimenti e le loro tecniche sono identiche!" Il Maestro Funakoshi scosse la testa con disappunto: "Era proprio bravo !"
E se Ogawa avesse avuto l'umiltà di cui aveva bisogno , la IOGKF sarebbe potuta essere migliore grazie a lui . Tutti avreste potuto vedere quello che Madamba ,Telzrow ,Servais ed io abbiamo visto e non ci sarebbero stati dubbi su chi sarebbe stato il successore nella IOGKF. Potete immaginare ....... essere guidati da due Higaonna ?
tratto da : IOGKF
"International Newsletter"
Gennaio 1997